
"Pazientissimo, Gesù sopportava di buon animo tutti i disagi della povertà, il caldo, il freddo, la fame, la sete, la stanchezza dei viaggi. Non aveva né patria, né casa, né alloggio, neppure un sasso su cui posare il capo. Viveva di quanto gli somministravano, per la loro liberalità, quelli che ammaestrava e specialmente alcune sante donne che loseguivano. Sopportava con bontà l'importunità degli ammalati che sovente gli toglievano perfino il tempo di mangiare."